10 nessun@ trecentomila martedi conferenza stampa – Ascolta l’audio

di , 10 giugno 2012 11:37


[it]Nasce la campagna 10×100 per la liberazione dei compagni e della compagne accusate di devastazione e saccheggio per i fatti del G8 di Genova 2001. La campagna verrà lanciata il 12 giugno con una conferenza stampa presso la Cassazione a Piazza Cavour alle 14.[/it]

[en] The 10 × 100Campaign was born for the release of the 10 comrades accused of devastation and looting for the facts of the G8 in Genoa 2001. The campaign will be launched on June 12th with a press conference at the Supreme Court in Piazza Cavour at 2pm.[/en]

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ASCOLTA L’AUDIO DELLA CONFERENZA STAMPA[/it]

[it]Nel luglio del 2001 ci recammo a Genova in 300 mila per gridare ai potenti del G8 “un altro mondo è possibile”. Un mondo dove le scelte politiche non fossero dettate dalle banche e dagli speculatori e dove la voce dei molti non fosse azzittita dall’arroganza dei pochi.
Arrivammo in una Genova blindata, sbarrata dalle inferriate, dove neppure gli abitanti potevano circolare senza permesso. In 300 mila invademmo le strade con i nostri bisogni e desideri. E con le idee ben chiare che quel modello di sviluppo capitalistico non ci andava bene; ci trovammo di fronte un potere armato che aveva preparato una gestione di piazza sanguinaria, culminata con l’omicidio di Carlo Giuliani. Lo stesso potere che costruiva le false prove per l’irruzione alla scuola Diaz e allestiva la camera di tortura di Bolzaneto.
Oggi dopo 11 anni, c’è chi vorrebbe che di quelle giornate rimanessero solo delle sentenze dei tribunali: l’assoluzione per lo Stato e i suoi apparati e la condanna di 10 persone accusate di devastazione e saccheggio. 10 persone a cui vorrebbero far pagare il conto, con 100 anni di carcere, per aver disturbato i piani dei potenti della terra. Un reato che prevede condanne dagli otto ai quindici anni e che risale al Codice Rocco, emanato durante il regime fascista ed usato contro chi si opponeva alla dittatura. E’ così che oggi la magistratura lo applica con lo stesso intento. [/it]

[it]Ma chi sono i veri devastatori e saccheggiatori? A 11 anni di distanza possiamo dire che allora avevamo ragione. Quel potere che si riuniva per decidere le sorti del mondo ha mostrato in questi anni quali fossero i suoi reali progetti: la globalizzazione secondo i dettami del neoliberismo, la devastazione e messa a profitto dei territori e l’accaparramento delle risorse (acqua, petrolio, sementi), il saccheggio delle nostre vite, le politiche di austerity che ci impoveriscono sempre di più, le truppe di occupazione nel nostro paese e in giro nel mondo. Mentre a pagare è sempre chi lotta dalle parte delle classi più deboli, gli organizzatori e gli esecutori dei massacri di Genova non solo non sono riconosciuti come responsabili ma vengono addirittura premiati.
Ce lo dimostra anche la recente nomina a sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, con delega ai servizi segreti, di Gianni De Gennaro capo della polizia all’epoca del G8 di Genova .

Rimandiamo indietro ai veri devastatori e saccheggiatori le condanne che vogliono infliggerci.

Lanciamo questo appello a tutti e tutte, alle e ai 300 mila che erano in piazza a Genova in quel luglio del 2001 e a quelle migliaia che non hanno smesso di lottare (sognare), per aprire da qui al prossimo 13 luglio, giorno dell’udienza in Cassazione per i compagni condannati per devastazione e saccheggio, una campagna che ponga l’accento su quanto sia politica la scelta discrezionale della magistratura di ricorrere al reato di devastazione e saccheggio. Una campagna che non permetta che siano dieci capri espiatori a pagare per lotte che appartengono a tutti e tutte e che sappia costruire momenti di solidarietà e vicinanza. Una campagna comunicativa che utilizzi diversi strumenti e che sappia coinvolgere tutta la società in una battaglia di libertà. Invitiamo il movimento tutto, le compagne e i compagni che da tutto il mondo animarono quelle giornate di Genova ad aderire alla campagna e muoversi muoversi su questi temi da qui alla data del 13 luglio.

La campagna verrà lanciata il 12 giugno con una conferenza stampa presso la Cassazione a Piazza Cavour alle ore 14[/it]

[es]GENOVA NO SE ACABÒ. DIEZ,NADIE,TRESCIENTOSMIL…   LLAMADOALASOCIEDAD CIVÌLYAL MUNDO DELACULTURA  

La gestiòn del orden publico durante la reuniòn del G8 de Genova en Julio 2001, representa una herida todavìa abierta en la riecièn historia de la Republica Italiana.

Diez años despues del homicidio de Carlo Giuliani, la ‘carniceria mexicana’ que occurriò en la escuela ‘Diaz’, las torturas en el cuartel de Bolzaneto y de la violencia y las palizas en las calles de Genova  no solo no se han identificado los responsables,  sino tambièn los que dirigieron el  orden publico en Genova han tenido una brillante carrera, como Gianni De Gennaro, que hace poco recibiò la nomina a sub seretario de  Estado de la Presidencia del Consejo los Ministros .

Mientras el Estado  se auto absolve de lo que Amensty Internaciolnal ha definido como “la mas grande suspensiòn de los derechos democraticos en un pays occidental despuès de la segunda guerra mundiàl”, el proximo 13 de Julio diez persona se veen amenazada de convertirse en  los chivos expiatorios y que se vea confirmado  , en el ultimo grado de juicio, la Cassaciòn, una condena total de cien años, en nombre de un crimen, “devastaciòn  y  saqueo”,  que representa uno de los tantos detritos juridicos, hijos del codigo penal fascista , el Codigo Rocco.

Un crimen ideado con el claro intento, todo politico, de perseguir los que se oponìan al regimen fascista.

Hoy se aplica con la ipotesi de una “copartecipaciòn psiquica” tambien cuando no existe una verdadera asociaciòn entre las personas imputadas.

De esta manera se deja al completo poder  politico discrecionàl de los investigadores  y jueces el cargo de decidir de su aplicaciòn.

Es inaceptable que, despuès de ochenta años, esta aberraciòn juridica se quede en nuestro ordenamento y se use para condenar eventos en plazas tan importantes, que han visto implicados miles de personas , como las movilisaciones  en contra del G8 en Genova 2001.

No podemos permitir que despuès de diez años Genova termine asì, hacemos un llamado al mundo de la cultura, del espectaculo, a la ciudadania y a la sociedad civil para que se oigan sus voces firmando esta apelaciòn que pide la anulaciòn de la condena por devastaciòn y saqueo por todos los imputados y todas las imputadas.

Por una batalla que se relaciona a la libertad de todos y todas.

Asamblea de apoyo a las/los 10 de Genova 2001

Envìa tu firma a INFO@10×100.IT o firma

Todas las firmas se publicaràn en  www.10×100.it  [/es]

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Genova is not over – Ten, No one and three hundred thousand …

The Public Order management during the days of the G8 Genoa back in July 2001 represents an open wound in the recent history of the Italian republic. Ten years after the murder of Carlo Giuliani, the “Mexican butchery” occurred in the Diaz school, the tortures in the Bolzaneto barracks, the violence and beatings in the streets of Genoa, the responsible have not been identified and moreover who ran the public order in Genoa led a distinguished career as Gianni De Gennaro, newly appointed Secretary of the Presidency of the Italian Council of Ministers.
While the State absolves itself from what Amnesty International has called “the biggest suspension of democratic rights in a Western country since the Second World War”, on the 13th of July 2012 ten persons are running the risk of becoming the scapegoats of this situation and see their sentence confirmed, by the Supreme Court , to a total of one hundred years in prison overall, in the name of a crime, “destruction and looting”, which is one of the many juridical leftovers of the Fascist penal code, called Code Rocco.
A crime designed with a clear and political intention to prosecute those who opposed the fascist regime. Today it is mainly used by assuming a psychological participation even when there is no real association between the persons charged. This means that the decision whether to apply the crime or not is only in the hands of the investigators and judges
It’s unacceptable that, eighty years later, this aberration is still in our juridical system and it’s used to charge and punish political public events that have such a great importance, involving hundreds of thousands of people, as did the protests against the G8 in Genoa in 2001.

We cannot allow that after ten years the story of Genova ends in this way.

We appeal to the world of culture, entertainment, individuals, civil society to make their voice heard by signing this call seeking the annulment of the conviction for devastation and looting for all the defendants involved.

For a battle that is about freedom for everybody[/en]

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4 commenti per “10 nessun@ trecentomila martedi conferenza stampa – Ascolta l’audio”

  1. Paola Matteucci scrive:

    quei giorni non ho potuto esserci, ma sento addosso le ferite e non posso e non voglio dimenticare.

  2. il Comitato Verità e Giustizia per Genova aderisce e sottoscrive l’appello 10×100

  3. Gilda scrive:

    Non ho più parole….

Rispondi a ENRICA BARTESAGHI

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