Da Elena Giuliani

di , 27 giugno 2012 08:26

Io il 20 luglio 2001 non ero a Genova. Ero a Milano, per lavoro. E il 21 luglio e i giorni seguenti anche se mi trovavo a Genova, non ho partecipato alle manifestazioni: ero all’obitorio, in attesa che mi dessero il permesso di vedere mio fratello. Così di quanto successo in quei giorni ho saputo lentamente, prima accarezzando e contando una a una le ferite sul corpo di Carlo, poi ascoltando le testimonianze di chi, ad altre ferite, è riuscito a sopravvivere.
Ho anche sentito dei cassonetti rovesciati, del selciato divelto, delle vetrine rotte e delle auto bruciate.
Sono passati quasi 11 anni da allora.
Nel frattempo, in altre parti d’Italia, persone che erano state a Genova come altre che non c’erano, nelle quotidiane battaglie per la difesa dei diritti quali il lavoro, lo studio, la casa, gli spazi sociali, o per la difesa del territorio dalle violenze di un Tav o di una discarica, hanno conosciuto ferite e offese simili a quelle di Genova, e per qualcuno ci sono stati anche arresto e detenzione.
A guardarsi intorno, qui, oggi, non c’è più traccia né di cassonetti rotti, né di selciato sconnesso, né di vetrine venate, né di auto incendiate. Ma ci sono molte persone che portano ancora sulla loro pelle e nel loro cuore i segni delle giornate genovesi.
E c’è Carlo, che non c’è più.
Oggi però si vogliono condannare 10 persone a 100 anni complessivi di carcere. 100 anni di detenzione comminati a 10 manifestanti per quanto successo a Genova nel 2001.
Ma i fatti di Genova riguardano tutti. Dai fatti di Genova è necessario partire per ricostruire rapporti democratici tra istituzioni e cittadini.
Dei fatti di Genova siamo responsabili tutti: chi c’era e chi non c’era, chi non è stato e chi è Stato.
Elena

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Una due giorni all’università per 10×100

di , 26 giugno 2012 13:48

I Collettivi autorganizzati presentano una due giorni per parlare di Genova. Mercoledi 27 giugno dalle 17 assemblea pubblica nel piazzale antistante la facoltà di fisica: genova 11 anni dopo dalle 20 apericena e a seguire proiezione di G-Gate.
Giovedi 28 giugno Festa

Di seguito il volantino di convocazione.

Una generazione è cresciuta dopo Genova.  Una generazione che quel 2001 l’ha passato nelle proprie case, perché ancora immatura, distratta, inconsapevole, impreparata. Non che qualcuno potesse essere preparato a massacri, torture, assassinio…
Quella generazione comunque da Genova ha dovuto partire, come tutti e tutte del resto. Anche per chi non c’era si è trattato del “battesimo di fuoco”, del punto di non ritorno, dell’evento inaugurale di un percorso di crescita individuale, umana e politica. Due eserciti l’un contro l’altro armati: quante volte si è utilizzata questa figura per descrivere il G8 del 2001, la guerriglia urbana di Genova. Sicuramente due alternative, due opzioni, due posizioni nette e inconciliabili. Da una parte il “movimento dei movimenti”, la più imponente ondata di mobilitazione collettiva – a livello mondiale, peraltro – dalla fine degli anni Settanta, nata a Seattle e montata, cresciuta, maturata nel breve volgere di qualche anno, a cavallo tra la fine dei ’90 e l’inizio degli anni ’00; la cifra distintiva della pluralità ne costituiva la forza e l’imponenza. Dall’altra i governi, il Potere economico, che a Genova trovarono il teatro ideale per la rappresentazione della tragedia, il cui finale doveva essere uno e uno solo: fare degli anni a venire un deserto di opposizione sociale, per dar libero sfogo alla globalizzazione selvaggia, al neoliberismo rampante, alla finanza da rapina. Prosegui la lettura 'Una due giorni all’università per 10×100'»

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Zulu per la campagna 10×100

di , 23 giugno 2012 13:28

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Crack fumetti dirompenti per la campagna 10×100

di , 22 giugno 2012 11:40

Questo fine settimana (21-22-23-24 giugno) si svolgerà al centro sociale Forte Prenestino l’ottava edizione di Crack! Fumetti dirompenti.

Anche Crack ha aderito alla campagna 10×100 chiedendo alle artiste e agli artisti di fare un fumetto o una tavola che ricorda Genova e il reato di devastazione e saccheggio. Cominciamo a pubblicare alcune cose che sono arrivate. Prima fra tutte Mp5 che ringraziamo.

- Il fumetto di Zerocalcare (1-2-3)

- Alessio Spataro

- Detta Lalla

- Roberto Grossi

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Tutti assolti per il Processo del Sud Ribelle

di , 21 giugno 2012 09:21

Dopo 10 lunghi anni finalmente si conclude il processo del Sud Ribelle con un’assoluzione piena

(AGI) – Roma, 21 giu. – A finire sotto processo erano stati Francesco ed Emiliano Cirillo, Luca Casarini, Francesco Caruso, Salvatore Stasi, Antonino Campenni’, Anna Curcio, Michele Santagata, Lidia Azzarita, Giuseppe Fonzino, Alfonso De Vito, Claudio Dionesalvi e Vittoria Oliva, oggi tutti definitivamente assolti. La Procura generale di Catanzaro, nel suo ricorso, chiedeva di azzerare il processo, ritenendo violata la procedura penale perche’, in primo grado, dopo il trasferimento del presidente del collegio giudicante, il procedimento era stato spostato in un’altra sezione della Corte d’assise di Cosenza. Anche l’Avvocatura dello Stato, in rappresentanza del Consiglio dei ministri, si era associata a questa tesi. Il pg di Cassazione, Nicola Lettieri, nella sua requisitoria di questa mattina, aveva invece chiesto il rigetto del ricorso. (AGI) Oll/Mom 212113 GIU 12 NNNN

Leggi la storia del processo

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Uno di quei dieci è Luca

di , 19 giugno 2012 08:05

Dal sito di Wuming che ringraziamo sempre per l’appoggio e l’alto livello di discussione

Abbiamo fatto le elementari insieme. Il nostro maestro, che era compagno, rivisto tanti anni dopo mi disse che era contento che almeno io fossi diventato un “marxiano”. Mi ricordo di avergli risposto che anche Luca era “venuto su bene”: era diventato un devastatore-saccheggiatore, in quel momento era agli arresti domiciliari per gli scontri di Genova.

Ci eravamo ritrovati da ragazzini, agli scout (e non c’è niente da ridere). Abbiamo combinato un bel po’ di disastri agli scout; una notte siamo scappati dalle tende per fare i pirla in giro, abbiamo anche comprato del pessimo vino dell’Oltrepo. Sono arrivati dei giovinastri di paese in macchina, sono scesi e ci hanno tirato un pugno in faccia a testa. Senza nessunissimo motivo, solo perché eravamo dei boy-scout quattordicenni ubriachi! Attiravamo guai come calamite.

Uscivamo spesso in due. Lui, figlio di proletari e “col culo per strada”, era un anarchico istintivo, io, secchione atipico e nipote di partigiano, un comunista genetico. Io l’ho portato alle manifestazioni, lui mi ha introdotto nel fantastico mondo dell’illegalità adolescenziale. Prosegui la lettura 'Uno di quei dieci è Luca'»

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Blob per 10×100

di , 17 giugno 2012 11:12


La puntata di blob andata in onda venerdi 15 giugno 2012.
Firma l’appello.

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Spot video 10×100

di , 15 giugno 2012 11:23

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Cassazione Diaz

di , 15 giugno 2012 06:47

LA SENTENZA PER LA CASSAZIONE E’ STATA RIMANDATA AL 5 LUGLIO

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10×100 firma l’appello

di , 13 giugno 2012 10:59
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